4 Mag 2020
Money.it
Da case vacanza a uffici per lo smart working: il mondo airbnb risponde al coronavirus

Da case vacanza a uffici per lo smart working, il mondo airbnb risponde al coronavirus riconvertendo i propri spazi in luoghi per lavorare. Le incertezze sul futuro del turismo e la necessità di mantenere ancora il distanziamento sociale dopo un allentamento delle misure, in particolare nei luoghi di lavoro, richiede un cambiamento di paradigma, almeno momentaneo. Il settore degli affitti brevi è sul punto di rivoluzionarsi per accogliere chi non può tornare in ufficio, ma al tempo stesso non riesce a lavorare bene circondato dalle distrazioni quotidiane. L’idea è semplice ma innovativa: riadattare appartamenti airbnb da alloggi per turisti a spazi per lavorare e raccogliere le prenotazioni attraverso una piattaforma creata ad hoc. Airbnb: da case vacanza a uffici per lo smarworking Il modello pensato per dare nuova linfa agli appartamenti di airbnb, svuotati dal coronavirus, si potrebbe definire come una sorta di ufficio diffuso, dove le case cambiano aspetto e si trasformano in luoghi per lo smart working tecnologici, accoglienti e sicuri. L’idea è di Roberta D’Onofrio, esperta del settore delle prenotazioni extra-alberghiere e proprietaria di un portale di affitti di per residenze di lusso. Per gestire le prenotazioni dei nuovi uffici airbnb, quest’ultima ha creato una nuova piattaforma: bnbworkingspaces.it che sarà attiva dapprima a Roma e poi nel resto d’Italia. Il network offre anche servizi di consulenza per trasformare gli appartamenti in luoghi di lavoro e per implementare il self check in, che permette l’accesso alle case in sicurezza con l’uso dello smartphone e senza il bisogno di scambiarsi le chiavi. Una speranza per tamponare le perdite. Il settore del turismo, e con esso quelli collaterali, hanno subito un contraccolpo disastroso dovuto al blocco dei viaggi e al lockdown. Sono circa 460 mila gli appartamenti destinati ad affitto breve nel nostro Paese. Secondo i dati dell’agenzia AirDNA il calo generale delle prenotazioni in Italia tocca l’85%, aggravato da un tasso di cancellazione che va oltre il 90%. Se da un lato soffre il comparto affitti, dall’altro ci sono tutti quegli italiani che non riescono a lavorare bene da casa, per mancanza di spazi, per le distrazioni, per la presenza di bambini e così via. La novità va incontro ad esigenze di diversa natura, economiche, di sicurezza sul lavoro e relative al benessere, nondimeno, oltre a proprietari e privati, può offrire un’altenativa in più alle aziende che desiderino investire per consentire ai propri dipendenti di lavorare nelle migliori condizioni. “Penso che i numeri ci siano e che ci siano i margini per pensare allo sviluppo di quest’iniziativa, che può aiutare a sostenere i proprietari delle case in questa fase di emergenza e in futuro andare a convivere con l’offerta tradizionale aggiungendo un nuovo target” ha spiegato la promotrice del progetto. Investimenti contenuti per i proprietari di case. L’imprenditrice dietro alla rivoluzione del mondo aribnb assicura che per adattare un appartamento alle esigenze degli smart worker, non sono necessari grossi investimenti, nella maggior parte dei casi bastano poche centinaia di euro. Inoltre, quest’ultima sta lavorando per stringere delle partnership con ditte di arredamento che possano contribuire a rendere spese e operazioni ancora più snelle. Per adattare una soluzione abitativa a luogo di lavoro, le dotazioni di base necessarie sono: spazi dove lavorare al computer, scrivanie, prese di corrente, connessioni veloci e sedie ergonomiche. Per chi volesse offrire spazi ancora più serviti, si potrebbero integrare anche l’assistenza da remoto, il servizio stampa e consegna, l’help desk informatico e così via. In tutti i casi, è necessario introdurre un sistema di self check-in e garantire che dopo ogni affitto gli spazi risultino puliti e sanificati alla perfezione. Sul fronte dei prezzi, attualmente, non sono previste variazioni rispetto a quelli per le case vacanza, che oscillano dai 40 agli 80 euro al giorno (per un piccolo appartamento nel centro di Roma). Ma, nell’ottica di offrire un uso continuativo, sono in fase di definizione offerte e promozioni. Per ora, sulla piattaforma sono arrivate per lo più richieste di informazioni dai possibili clienti, che attendono di capire cosa accadrà nei prossimi mesi, ma si è generato un notevole interesse intorno a quest’offerta ripensata per incontrare una nuova domanda e con la quale il mondo airbnb risponde al coronavirus. https://www.money.it/da-case-vacanza-a-uffici-per-smart-working-airbnb-coronavirus